Avete presente quelle saghe cinematografiche che hanno talmente tanto successo da diventare dei veri e propri franchise, per poi sfornare un film l’anno tra cui prequel, sequel, spin-off e tutta quella roba? Ecco, io li ho sempre odiati.
Non è un giudizio sulla qualità del prodotto, anche se solitamente tutte queste iterazioni non sono un buon segno, semplicemente perdo il filo. Il troppo storpia, si dice, e per me è più vero che mai, ma ci sono delle eccezioni. Una, in particolare. Sto parlando della storica Coca-Cola, la bibita più amata al mondo.
Fin dalla sua nascita, nel lontano 1886, la Coca-Cola ha realizzato innumerevoli versioni alternative della bibita originale e per qualcuno potrebbe essere diventato difficile avere un quadro chiaro della situazione. Tranquilli, ci sono qua io a schiarirvi le idee. Vediamo un po’ i principali tipi di Coca-Cola disponibili sul mercato.
Coca-Cola Original Taste
Iniziamo, ovviamente, dall’originale. Cosa c’è ancora da dire sulla regina delle bibite gassate? Francesco ve ne ha parlato nella sua recensione qualche tempo fa e io mi sento di ribadire quel che è stato detto. È buona, è fresca, forse un po’ troppo zuccherata ma sicuramente frizzante al punto giusto. Si conserva anche bene e poi ha un fascino inimitabile, dato anche dal suo packaging iconico. Insomma, sapete già di cosa si parla.
Coca-Cola Zero Zuccheri
La Coca-Cola Zero nasce come un’alternativa più sana all’originale. In effetti, la formula è piuttosto semplice e consiste nel rimuovere zuccheri e calorie dalla ricetta classica. Fin dal suo debutto in territorio italiano, nel lontano 2007, la Coca-Cola Zero è stata apprezzatissima dagli amanti della bibita che tenevano particolarmente alla loro linea, e non solo. Sì, perché per alcuni il gusto di questa edizione della Coca-Cola supera quello dell’originale. Il motivo? Proprio l’assenza di zuccheri, che la rende meno dolce.
Coca-Cola Light Taste
Arriviamo al momento fatidico: qual è la differenza tra la Coca-Cola Light e la Coca-Cola Zero? Risposta: il sapore. Provate a bere un sorso di queste due cole e vi accorgerete della differenza sostanziale. In breve, la Coca-Cola Light è molto più dolce rispetto alla Zero, ma gli ingredienti sono pressoché gli stessi.
A cosa è dovuta questa discrepanza, quindi? Possiamo solo ipotizzare che la Coca-Cola Zero contenga meno aspartame o più semplicemente un maggiore quantitativo di aromi, in grado di mascherare il sapore del dolcificante.
Coca-Cola Gusto Limone Zero Zuccheri
Il nome della bibita dovrebbe essere abbastanza. Tra i vari tentativi del brand americano di miscelare la Coca-Cola al gusto della frutta, questa è sicuramente quella più riuscita. Di certo è la mia preferita. Soprattutto in estate, quando fa un gran caldo, il limone rappresenta quel tocco di freschezza che non si butta via, soprattutto perché abbinato all’assenza di zuccheri. Ecco, se avessero provato a combinare il classico sapore dolcissimo della Coca-Cola tradizionale a quello del limone avrei contattato le autorità.
Coca-Cola Senza Caffeina
Prima che vi scateniate mi tocca fare una premessa: io bevo caffè decaffeinato. Sono già abbastanza ansioso e iperattivo di mio e i 4-5 espressi al giorno che bevevo fino a un paio d’anni fa non aiutavano. Ergo, potrei essere di parte nel giudicare la Coca-Cola Senza Caffeina. Secondo me si tratta di una variante valida. È democratica. Poi il sapore non è eccezionale e io stesso tendo a preferire le versioni con la caffeina, ma per alcuni può essere una risorsa da non sottovalutare. È bevibile, soprattutto dai fan hardcore della Coca-Cola. Tra l’altro, esiste anche una versione di questa bibita senza zucchero, nel caso voleste fare all in (o all out).
Conclusione
Per più di un secolo The Coca-Cola Company ci ha deliziati con prodotti sempre più innovativi, nel tentativo di soddisfare i nostri palati. I vari tipi di Coca-Cola di cui ho parlato sono semplicemente i principali. Ad esempio, di recente è stata annunciata Coca-Cola Starlight, solo l’ultimo esempio dell’ampissima gamma di prodotti appartenenti al marchio statunitense. Insomma, raccapezzarsi non è facile ma spero di avervi dato una mano.
