L’aperitivo si fa con lo spritz. Mi spiace deludervi, non è una citazione di un personaggio famoso, ma è (stata) una regola imposta dal sottoscritto. Che si faccia col Campari o con l’Aperol è una scelta vostra, ma è così che mi è stato insegnato. Probabilmente sono troppo tradizionalista, ed è per questo che ho spesso avuto difficoltà a godermi un aperitivo analcolico. La maggior parte delle volte mi sono affidato al Cocktail Sanpellegrino, di cui non ho certo avuto modo di lamentarmi, ma alla lunga la monotonia ha preso il sopravvento. È per questo motivo che, qualche giorno fa, ho provato un piacere non banale nell’apprendere che qualcuno sta cercando di darmi una mano.
A parte gli scherzi, sto parlando dell’arrivo dell’Alpex Spritz, new entry nella linea di sodate Alpex e bevanda analcolica ideata da Fonte Plose. In breve, l’obiettivo dell’azienda è quello di fornire a tutti un’alternativa analcolica valida per il nostro aperitivo, senza però abbandonare il classico aroma “all’italiana” che tanto amiamo. Per la precisione sto parlando di quelle forti note agli agrumi, seguite dal retrogusto amarognolo tipico dello spritz. Insomma, una bevanda eterogenea, che si presta benissimo ad essere sorseggiata da sola o miscelata.
Da questo momento in avanti, quindi, anche chi non può o non vuole bere alcol potrà godersi un drink di tutto rispetto, da gustare con del ghiaccio e una fetta d’arancia, anche se gli ultimi rumors, provenienti dal mondo dei bartender (sì, loro sono fortunati e lo provano in anteprima), suggeriscono una fettina di pompelmo come completamento perfetto del drink. Vi faremo sapere.
In ogni caso, quello che conta è che il mercato delle alternative analcoliche è in evidente crescita. Solo rimanendo in tema Alpex, negli ultimi tempi il brand specializzato in acque toniche si è mosso con convinzione distribuendo una linea di drink adatte a ogni gusto, a cui adesso si è aggiunto Alpex Spritz. In generale, comunque, i tempi sembrano essere maturi per un cambio di direzione decisivo. A dimostrarlo c’è anche il trend dei distillati analcolici, che nasce in America e Gran Bretagna ma che ormai si è diffuso in tutta Europa. È il 2022 cari miei, e bere bevande alcoliche è tutt’altro che l’unica possibilità.